La decisione del Consiglio federale di non approvare, di regola, fino a nuovo avviso, alcuna proposta legislativa sull'affidamento parentale congiunto non può essere giustificata. È una vittoria per quelle forze che cercano di impedire l'uguaglianza tra padre e madre per ragioni ideologiche. GeCoBi ha quindi pubblicato il seguente comunicato stampa:
Da quasi otto anni il Consiglio federale si occupa della nuova regolamentazione delle cure parentali congiunte. Da due anni il Consiglio federale ha promesso di presentare un disegno di legge.
E ora deve essere costruito un mosaico politico da un modello chiaramente focalizzato che era già in grado di conquistare la maggioranza. Presumibilmente sotto il mantello della "capacità della maggioranza", un argomento viene presentato qui che probabilmente non può più essere interrotto in nessun altro modo. La maggioranza della popolazione e la maggioranza dei parlamentari si sono espresse da tempo a favore dell'assistenza parentale congiunta come norma. Con il trasparente trucco di coniugare custodia e manutenzione, l'inevitabile ora dovrebbe essere rimandato a diversi anni. Apparentemente l'obiettivo è quello di interrompere di nuovo la vecchia guerra di trincea. Il fatto che abbiamo avuto un vuoto giuridico in questo settore dalla sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo nel dicembre 2009 perché le leggi esistenti violano i diritti umani non sembra infastidire il Bundesrat.
A quanto pare, il Consiglio federale non si è ancora reso conto che questa strada è esattamente la strada sbagliata. La responsabilità genitoriale congiunta, come richiede da anni GeCoBi, richiede che entrambi i genitori condividano la responsabilità. Entrambi i genitori dovrebbero anche avere l'opportunità di prendersi cura e mantenere in caso di separazione. Tuttavia, questo è possibile solo se entrambi i genitori hanno lo stesso stato di affidamento dei genitori. L'attuale normativa sfavorisce in modo netto e palese i padri, che non hanno possibilità di ottenere o mantenere le cure parentali senza il consenso della madre. Al contrario, promuove anche il consolidamento delle vecchie immagini della società, perché porta quasi inevitabilmente la donna divorziata a essere costretta a prendersi cura dei figli, mentre l'uomo divorziato deve lavorare a tempo pieno perché gli alimenti lo obbligano a farlo. Di conseguenza, i padri in particolare, che vogliono svolgere il loro ruolo di padri, vengono espulsi dalla vita dei figli.
Se invece il legislatore insistesse in caso di separazione o divorzio affinché i due genitori trovino insieme una valida soluzione di cura e mantenimento, se fornisse a questi genitori un aiuto adeguato (mediazione, ecc.), ci sarebbe molto di più attese soluzioni positive per tutti i soggetti coinvolti.
Il diritto del bambino ad entrambi i suoi genitori è un diritto umano del bambino. Rendere questo dipendente da un accordo finanziario significa mettere le redini sul cavallo.
Oliver Hunziker
Presidente GeCoBi
13.1.2011