Di norma, 10 anni di affidamento congiunto

Sono trascorsi 10 anni da quando è stata introdotta la custodia genitoriale condivisa come norma.
Quindi è tempo di uno sguardo indietro e di una prospettiva. Con l'introduzione di norma dell'affidamento genitoriale congiunto si potrebbe colmare una grave lacuna nella revisione della legge sul divorzio. Mentre in caso di divorzio rischiavano soprattutto i padri di essere privati ​​della responsabilità genitoriale (affidamento), ora almeno ai padri sposati è garantito lo status giuridico di genitore corresponsabile anche dopo il divorzio.

Purtroppo non è stato possibile garantire la stessa posizione di partenza ai padri non sposati. Dovevano accontentarsi di una soluzione più snella, cioè di poter richiedere l'affidamento congiunto. Un'attuale iniziativa (24.419) di NR Philipp Nantermod mira a eliminare questo svantaggio.

Uno degli aspetti più importanti dell'affidamento condiviso è la determinazione condivisa del luogo di residenza dei figli. L'articolo 301 del codice civile, noto come “Articolo Rein”, mirava a garantire che nessun bambino potesse essere “trattenuto” senza il consenso dell'altro genitore.

Sfortunatamente, la pratica ha dimostrato che ciò è fallito a causa di problemi pratici. È solo negli ultimi due anni che i comuni e le città hanno iniziato a essere più restrittivi quando si tratta di ri-registrare i bambini. Prima di ciò, purtroppo, era fin troppo facile registrare nuovamente un bambino. Anche se in seguito i tribunali generalmente concordavano con l’altro genitore, spesso era troppo tardi perché il bambino potesse iniziare la scuola nel nuovo luogo e quindi il bambino era praticamente “caduto nel pozzo”.

La nostra critica principale è rivolta a quei comuni e città che ancora non implementano in modo coerente questo importante aspetto. In tal modo, essi contrastano i diritti validi dei genitori e soprattutto dei bambini. Un'altra critica è rivolta alle autorità e soprattutto alle scuole, alcune delle quali non sono ancora riuscite ad attuare adeguatamente il diritto all'informazione secondo ZGB 275a e ad assicurare che entrambi i genitori ricevano la stessa informazione. Sebbene ciò non abbia nulla a che fare direttamente con la custodia, è allo stesso tempo un prerequisito integrale per poter esercitare i diritti e gli obblighi derivanti dalla custodia.

Leggi l'intero comunicato stampa qui